Quando finirà l’emergenza covid -19, ad Ibiza inizierà una stagione estiva “diversa”.
Forse molti non lo hanno capito. O forse fingono di non capire.
Alcune delle più importanti discoteche dell’isola probabilmente non riapriranno, e molte altre riapriranno con attività ridotte: una parte dell’estate, purtroppo, è stata compromessa.
Partiamo da un dato certo: Ibiza senza le discoteche e le sue fantastiche feste è come uno strip bar senza le lap dancer.
Detto ciò, è inevitabile che Ibiza 2020 dovrà reinventarsi.
E qui nasce il problema.
Negli ultimi anni ad Ibiza abbiamo assistito ad una sistematica speculazione sui prezzi: i costi dell’isola non erano assolutamente adeguati ai servizi offerti.
Già negli ultimi due anni c’è stato- dati alla mano – ad un calo del turismo, ma sembra che la lezione non sia servita.
Molte persone accettavano di pagare dei prezzi elevati, ed a tratti esagerati, solo perché l’isola offriva delle opportunità di divertimento uniche al mondo: in una settimana si potevano ascoltare la maggior parte dei più importanti dj del pianeta, e la spesa valeva l’impresa.
Poi ci sono quelli che sostengono che ad Ibiza si va principalmente per le spiagge, per i tramonti e per il mare: sono liberissimi di crederlo, e rispettiamo il loro pensiero.
Ma l’economia, quella vera, quella che muove i soldi direttamente ed indirettamente, è legata al clubbing ibizenco.
E certamente non lo scopriamo noi.
Nel 2020 la party life sarà estremamente ridotta rispetto agli anni precedenti.
Tante persone avranno minori disponibilità economiche per effetto del Covid-19 e non sappiamo quante di queste vorranno o potranno affrontare i costi di una vacanza ad Ibiza.
Questi turisti vanno rispettati, non spennati.
Sapete perché? E’ vero, ad Ibiza restano le spiagge, il mare, i tramonti, e sono tutti molto belli.
Ma anche nella Spagna peninsulare, in Italia, in Francia, in Grecia, in Croazia ci sono tante altre località con spiagge ed un bel mare.
E costano molto di meno di Ibiza.
Ecco, parliamo di costi. Che – in molti casi – continuano ad essere irragionevoli.
Ieri notte abbiamo fatto delle ricerche sul web: affittare una macchina utilitaria ad agosto può costare 65 euro al giorno. Alcuni ristoranti hanno prezzi ancora altissimi e non adeguati al loro effettivo standard.
Non parliamo dei costi dei voli aerei o dei fitti di ville appartamenti etc.
Questa politica “predatoria” è folle, e rischia di compromettere definitivamente la stagione.
Le persone “normali” prima di partire fanno quattro conti, e a queste condizioni potrebbero decidere che Ibiza non è più conveniente.
Signore e signori, bisogna essere chiari: è tempo di contenere i prezzi ad Ibiza, a tutti i livelli.
Se si vuole cercare di salvare una stagione già in parte compromessa l’isola deve tornare ad essere economicamente accessibile.
Altrimenti, come spesso è avvenuto negli ultimi anni, Croazia, Spagna peninsulare, Grecia, Italia, Malta saranno ben liete di festeggiare questi ennesimi errori strategici di Ibiza.
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